PRIMA CONFESSIONE, PRIMA COMUNIONE, CRESIMA. QUANDO… ?
Tempo addietro, anche per venire incontro alla comprensibile richiesta da parte delle famiglie, erano già state fissate in agenda e rese note le date delle celebrazioni della Prima Confessione, della Prima Comunione dei fanciulli e della Cresima dei ragazzi.
La situazione di emergenza sanitaria, in cui ci troviamo e che ci ha visti costretti finora a dover celebrare l’Eucarestia nelle nostre chiese “per il popolo” ma “senza il concorso del popolo”, ci pone ora dinnanzi all’oggettiva difficoltà di poter già indicare nuove date per le suddette celebrazioni.
La difficoltà deriva non solo dal fatto che, data la situazione, il percorso di fede non si é potuto svolgere con l’intensità prevista, ma soprattutto perché non ci é dato ancora di conoscere quando e come potrà concretizzarsi il desiderio di tutti di poter rivivere una dimensione pienamente comunitaria nella catechesi e nella preghiera liturgica.
E, pur sperando che in tempi non eccessivamente lontani la situazione di emergenza si risolva o almeno si affievolisca, certamente non sarà possibile di punto in bianco che le nostre chiese possano ospitare assemblee numerose come quelle che normalmente si creano soprattutto nelle suddette occasioni.
Pertanto, perdurando questa situazione e consapevoli che la ripresa di ogni tipo di attività non potrà che essere graduale, sentiamo come un preciso dovere morale sospendere le celebrazioni relative ai sacramenti della Penitenza-Confessione, della Messa di Prima Comunione e della Cresima per riprogrammarle a partire, forse, dal mese di settembre.
Soltanto allora, considerando oggettivamente le condizioni che via via si saranno create e tenendo presenti eventuali ulteriori indicazioni che ci verranno offerte, valuteremo con senso di responsabilità la reale possibilità di fissare in agenda le date per queste celebrazioni.
Siamo consapevoli che scelte come questa richiedano a tutti un supplemento di pazienza, ma pensiamo anche che sarebbe non sono solo inopportuno, ma irrealistico pensare che la cosiddetta fase di “ripresa”, anche nel campo ecclesiale, non possa riproporsi trascurando tutte le precauzioni che ancora appaiono necessarie.
Augurandovi ogni bene, desideriamo porgervi il nostro fraterno saluto.
don Tiziano Ghirelli
la Commissione Catechesi
la Commissione Liturgica
Reggio Emilia, 30 aprile 2020